giovedì 30 agosto 2012

MOZION A TUTELE DE LENGHE FURLANE PRESENTADE IN CONSEI REGJONÂL DI BANDE DAL GRUP DAL PD

Impuartante iniziative dal grup dal Partît Democratic in consei regjonâl: presentade une mozion par evidenziâ al guvier la condivision bipartisan cun rivuart al ricors cuintri la spending review e a tutele de lenghe furlane. Prin firmatari Paolo Menis. Frache ca par lei la notizie sul Messaggero e continue a lei ca sot par cognossi il test complet dal document.

MOZIONE

“Azioni a difesa della dignità della lingua friulana”
Menis, Moretton, Brussa, Della Mea, Travanut
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
PREMESSO che il riconoscimento ufficiale della lingua friulana, in applicazione dell'art. 6 della Costituzione (che recita “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”), è stato operato con la Legge n. 482 del 15 dicembre 1999 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche" che prevede misure di tutela e valorizzazione della stessa (tra cui l’uso della lingua nelle scuole materne, primarie e secondarie accanto alla lingua italiana, l’uso orale e scritto nelle pubbliche amministrazioni, l’adozione di toponimi aggiuntivi e convenzioni per il servizio pubblico radiotelevisivo); 
PREMESSO che l’urgenza e l’attualità di un maggior impegno nella tutela e valorizzazione della lingua friulana sono state confermate dall’esito di un recente monitoraggio, effettuato dalla direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale, che ha registrato un incremento del 29% nelle richieste d’insegnamento del friulano a conferma del forte radicamento territoriale di questa cultura;
PREMESSO che l’argomento è oggetto di attenzione anche a livello sovranazionale, in particolare europeo, come confermano le disposizioni contenute nella Carta europea delle Lingue regionali o minoritarie;
PRESO ATTO che per effetto del dl 95/2012 (Spending review) la lingua friulana ha subito  un inaccettabile declassamento attraverso l’artificiosa introduzione di una discriminazione tra le diverse minoranze linguistiche che ha ridotto friulano, sardo e occitano a semplici dialetti;
PRESO ATTO che tutti i tentativi di modifica di tale norma – portati avanti in maniera trasversale dai parlamentari di diversi schieramenti, sia Commissione Bilancio che in aula – si sono rivelati senza esito.
EVIDENZIATO come l’applicazione di queste norme possa provocare pensatissime ripercussioni in molti settori, com’è già avvenuto in particolare per quanto riguarda l’assetto del dimensionamento scolastico, il cui piano, già pesantemente penalizzato dalle scelte dell’USR, rischia di perdere ulteriori 10 autonomie;
EVIDENZIATO come il riconoscimento della minoranza linguistica friulana costituisca un elemento imprescindibile per la difesa dell’identità di popolo che vanta secoli di storia;  
RITENUTO che la mancanza di un’azione forte e coordinata da parte di tutte le istituzioni del FVG in difesa di una delle ragioni principali che stanno alla base del riconoscimento della specialità regionale possa comprometterne la salvaguardia, sia nel presente che ne prossimo futuro, esponendola ad ulteriori attacchi;  
RITENUTO che a supporto del positivo intendimento espresso dall’Assessore all’Istruzione di voler proporre l’impugnativa di queste norme presso la Corte Costituzionale sia opportuna un’espressione chiara ed unitaria del consiglio regionale;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a porre in essere, presso le sedi competenti, tutte le iniziative necessarie a restituire dignità alla lingua friulana e al suo popolo a partire dall’impugnazione avverso la Corte Costituzionale delle norme del dl 95/2012


domenica 26 agosto 2012

I "FATS" DAL PRESIDENT

 
In chescj dîs al è in cors sul Messaggero Veneto un dibatit su autonomisim, specialitât de regjon e minorancis linguistichis. Jenfri i intervents publicâts ancje chel dal President Zonte Regjonâl Renzo Tondo, jessût inte zornade di îr e intitulât "Nessun disimpegno sulla lingua friulana. Il presidente Tondo risponde a De Agostini: per me parlano i fatti e la tutela garantita alla “marilenghe”."

Ai vûl une biele muse rote par contalis tant grandis: lait a lei ca il Tondo pinsîr e sot la letare di rispueste di Lorenzo Fabbro  sui "fats dal president".
 
Per quanto riguarda le politiche linguistiche, ed in particolare quelle dedicate alla lingua friulana, ha ragione il presidente Tondo. Non quando dà del “male informato” al segretario del MF Marco De Agostini (sigh!) ma quando afferma, con la sicumera che lo contraddistingue, che sono i “fatti a parlare chiaro”. Vediamo questi fatti: Tondo rammenta di aver ereditato la nuova legge di tutela, la 29/2007, e che la stessa era “inoperante e bloccata”. Vorrei ben vedere visto che la stessa era stata approvata in dicembre e solo alcuni mesi dopo vi sono state le elezioni. Il compito di rendere operativa la legge spettava evidentemente alla nuova amministrazione regionale che ha fatto si che la stessa rimanesse “inoperante e bloccata” per quasi quattro anni visto che il primo regolamento attuativo, quello sulla scuola, è stato approvato solo nel 2011. Il fatto che vi fossero eccezioni di costituzionalità (che riguardavano solo alcuni articoli) non impediva affatto di iniziare a lavorare da subito per garantire l’operatività cosa che l’amministrazione Tondo si è ben guardata dal fare. Evidentemente il centro destra dopo aver contrastato in ogni modo la legge sul friulano durante l’iter di approvazione della stessa non aveva alcun interesse a portare avanti la sua applicazione altrimenti non si capirebbe perché ci sia voluta l’intera legislatura per vedere, solo dal prossimo anno (a proposito di iniziative elettorali!) partire con l’ora di friulano curricolare a scuola. Per tacere delle polemiche, delle commissioni di esperti esautorate, di bozze rimaste mesi nel cassetto e di una dotazione finanziaria non certo sufficiente. Tondo si avventura a parlare anche dell’ “elenco degli insegnanti con competenze riconosciute per l’insegnamento della lingua friulana”. Riconosciute da chi e secondo quali criteri visto che manca il regolamento regionale per la certificazione linguistica la cui emanazione era prevista entro sei mesi? Ed il nodo della formazione degli insegnanti come è stato affrontato? La perseveranza dei genitori dei ragazzi che continuano in maniera crescente a richiedere l’insegnamento del friulano è un dato politico importantissimo ma non è certo un risultato delle politiche della giunta Tondo.  Quattro anni di ritardo e una miriade di adempimenti legati alla legge da attuare e di problemi lungi dall’essere risolti. Questi “i fatti” sulla scuola. Paradossale il vantarsi di Tondo rispetto all“incremento del capitolo del bilancio regionale destinato al sostegno dei mezzi di informazione in friulano”. Di fronte alle inadempienze del servizio pubblico è chiaro che il sostegno ai media radiotelevisivi in lingua friulana è fondamentale, uno dei pilastri di una moderna ed efficace politica linguistica. Bene, per due anni consecutivi i fondi destinati alla presenza della lingua friulana nei media locali sono stati azzerati. La gravità di tale decisione ed i suoi pesantissimi effetti sono stati evidenziati da una serie di iniziative sia dell’opposizione, sia della società civile e culturale friulana senza sortire alcun effetto per un anno e mezzo. Solo in occasione delle variazioni al bilancio 2011 la posta è stata ripristinata ma in misura sensibilmente ridotta rispetto a due anni prima. Questi i “fatti” sulla comunicazione, altro che “fondi incrementati”. Il relativo regolamento attuativo, vista l’importanza del settore, è stato approvato con “celerità” subito dopo quello della scuola (ci sono volti quasi quattro anni). Il resto degli adempimenti previsti dalla L.29 sono rimasti lettera morta: non pervenuti gli altri regolamenti, il piano generale di politica linguistica, gli obbiettivi. Potremmo continuare con lo smantellamento del Servizio identità linguistiche della Regione, la divisione di competenze tra scuola e le altre politiche linguistiche, il declassamento del comitato tecnico scientifico dell’Arlef, i tagli orizzontali agli organismi di primaria importanza a prescindere dai meriti e dal lavoro fatto e  molto altro. Già, i “fatti parlano chiaro” e dimostrano che il segretario del MF De Agostini è fin troppo correttamente informato. Tra gli adempimenti della legge 29/2007 che sicuramente saranno sfuggiti sia al presidente Tondo che ai suoi assessori vi sarebbe anche un rapporto sui risultati ottenuti che la giunta dovrebbe presentare ogni 5 anni alla commissione consiliare competente assieme al nuovo piano generale di politica linguistica ed una conferenza di verifica e proposta convocata, almeno una volta ogni 5 anni, e comunque non oltre sei mesi prima della scadenza della legislatura. Sarebbe un’ottima occasione per fare un bilancio serio e dividere la sostanza dalla propaganda. La vedremo mai?


23 agosto 2012
Lorenzo Fabbro Segreteria Provinciale Pd di Udine

 

venerdì 24 agosto 2012

SUL TROI DAL PROGRÈS

 
La Associazion Culturâl “La Rinascita” e invide a partecipâ ae cunvigne “SUL TROI DAL PROGRÈS”. La presince de çampe daspò de vuere, de ricostruzion ae costituzion de Regjon Autonome Friûl Vignesie Julie”
Miercus ai 29 di avost 2012 a lis 16.00 alì de Sale Pasolini intal Palaç de Regjon di vie Sabbadini a Udin.
PROGRAM
Introduzion par cure dal president ENNIO DI BORTOLO
Relatôrs
dot. GIAN LUIGI BETTOLI
“La muse platade dal disvilup: contadins, operariis e sindacâts in FVG, de Resistence al meracul economic”
dot. OTELLO BOSARI
“La presince de çampe daspò de vuere, de ricostruzion ae costituzion de Regjon Autonome Friûl Vignesie Julie”
prof. GIUSEPPE MARIUZ
“Dibatit su l’autonomisim de Regjon Friûl Vignesie Julie"
dot. LUCA TADDIO
“Cosmopolitisim e dirits civîi”
Conclusions par cure dal av. GIANNI ORTIS

mercoledì 22 agosto 2012

CONCIERT PAL TILIMENT

ARCA e ONDE FURLANE a presentin la seconde edizion dal CONCIERT PAL TILIMENT une zornade di musiche ad ôr dal flum par celebrâ il Tiliment e par difindilu dal progjet de autostrade Cimpel-Glemone.
Il conciert si tignarà domenie ai 26 di Avost di dôs dopomisdì (14.00) fin che al ven scûr a Pontaibe, dongje Cuel di Pinçan (PN), dulà che l’Arzin si bute tal Tiliment.
Il conciert al è a gratis e al sarà presint il miôr de musiche furlane: Arbe Garbe, MiG-29 over Disneyland, Ulisse e i Ciclopi, Truc, Aldo Rossi, Matteo Segrado, Pantan, GBU-The Good, the Bad and the Ugly, Eleonora Cedaro, RuznoTone. Tra une sunade e chê altre si varan intervents di WWF, Legambiente, CAI e di diviers comitâts di difese dal teritori.
Cemût rivâ? Par cui che al rive bande Maian-Flavuigne, si à di zirâ a çampe dopo dal puint sul Arzin e lâ daûr des indicazions fin al puest dal conciert. Par cui che al rive di Pinçan, si va indevant bande Flavuigne e al dret de frazion di Cjampeis si cjatin lis indicazions pal conciert.
Par cui che al è interessât, a 10 di buinore, escursion cul WWF su la Mont di Ruvigne, di chê altre bande dal flum rispiet al puest dal conciert. Compagnâts di Roberto Pizzutti, president dal WWF dal Friûl - Vignesie Julie, si rivarà a di un pont panoramic di indulà che si gjolt di une viste magnifiche dal Tiliment, par capî cemût che al vignarès ruvinât de autostrade. Si cjatisi a 10 a S. Pieri di Ruvigne, tal splaç de crosere tra la provinciâl 5 e vie dal Puint. In alternative si pues lâ sù in machine e cjatâsi cul grup dai cjaminadôrs a 11 e mieze, cuntune curte salide fin al pont panoramic. Dopo si podarà tornâ jù tal puest dal conciert, dulà che si cjate di gustâ tor une (13.00).
Se il timp nol è biel controlait il sît www.comitato-arca.it