Intai ultins dîs e son jessudis, publicadis sul Gazzettino, dôs intervistis ai candidâts sindics pal centri çampe a Palassôl e Tisane.
Ca sot il test des intervistis di Manuela Romano e Orlando Fantin.
PALAZZOLO AL VOTO
Manuela, l’alternativa in Comune
Anziani in aumento del 13 per cento, più che nel resto della Bassa: «Risorsa da coinvolgere»
Mercoledì 27 Aprile 2011,
È «un altro genere di sindaco». Dai manifesti elettorali che la ritraggono, lo slogan del candidato a sindaco di Palazzolo, Manuela Romano dichiara l'evidenza e propone l'alternanza in Comune. 41 anni, sposata, diploma di ragioneria conseguito nel '92, commerciante, è la prima donna della storia democratica del paese a tentare la scalata alla massima carica municipale. Il suo cammino è stato deciso, l'obiettivo chiaro se nell'anno 2009/10 ha frequentato il corso base «Donne, Politica e Istituzioni: percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica» presso l'Università degli Studi di Udine, conseguendo il Master avanzato. Dietro a lei, in questa nuovissima esperienza politica, due liste civiche presentano volti nuovi, altri meno e una quantità rilevante di altre donne, come mai così se ne erano viste, non solo a Palazzolo. Per arrivare al programma da presentare agli elettori Manuela Romano è partita da una ricerca statistica affidandosi ai dati per elaborare le idee.
Qual è il tema che le sta più a cuore, il messaggio da inviare all'elettore?
«Noi abbiamo a cuore la centralità della persona e del cittadino per cercare di ridisegnare Palazzolo costruendo insieme una nuova coesione sociale, un senso di comunità e di appartenenza andato perduto. Vogliamo produrre idee che uniscano per lo sviluppo del nostro territorio. In questo senso intendiamo promuovere la collaborazione fra pubblico e privato nel settore dell'operatività economica, con un occhio di riguardo al piccolo commercio, alle imprese artigiane e all'agricoltura...»
Lei, fin da subito, ha dichiarato il suo impegno per i servizi sociali, il volontariato e l'associazionismo...
«Consideriamo tutte le associazioni una risorsa importantissima. Nell'ambito del volontariato intendiamo coinvolgere la "Risorsa anziani" con progetti che riconoscano loro un ruolo attivo nella comunità anche per combattere condizioni di solitudine piuttosto diffuse. I dati ci dicono che dal 2002 al 2010 gli ultra sessantacinquenni sono aumentati del 13 per cento circa, la percentuale più alta della Bassa friulana».
Per quanto riguarda le opere pubbliche sembrate invece in controtendenza rispetto all'attività del centrodestra...
«L'impegno più significativo che prevediamo sarà quello della realizzazione del centro multiservizi nelle ex scuole elementari, valuteremo la possibilità di intervenire sull'Istituto Comprensivo per risolvere le criticità e progetteremo la mensa. Saremo molto impegnati per la realizzazione di una rete di piste ciclabili e elaboreremo una risposta concreta alla richiesta di copertura con banda larga per Internet. Vorrei ricordare però che il dinamismo sulle opere pubbliche dell'amministrazione Bordin ci ha portati a un indebitamento pro capite che in pochi anni è passato da 952 euro a 1487,12 euro. Noi vogliamo tagliare i costi inutili della politica, riducendo per esempio il numero degli assessori che intervenendo sullo statuto un giorno potrebbero diventare tre».
Scriva in poche righe un manifesto per la nuova amministrazione pubblica.
«Noi vogliamo collaborare con i Comuni nell'interesse dell'intero territorio». Noi non prenderemo decisioni elettoralmente convenienti ma se le riterremo rispondenti all'interesse generale e non ostacoleremo persone o gruppi perché hanno orientamenti diversi dai nostri, vogliamo un municipio aperto e accogliente per tutti».
Come dire, "speriamo sia femmina".
LATISANA AL VOTO
L'ex primario del pronto soccorso che ama la politica
Mercoledì 20 Aprile 2011,
Orlando Fantin è stato primario del pronto soccorso-medicina d'urgenza e direttore del dipartimento medico dell'ospedale di Latisana. A lui si deve, a partire dal '96, la nascita dell'area di emergenza a Latisana e la riorganizzazione del punto di primo soccorso di Lignano. Ha curato l'organizzazione sanitaria per gli European Youth Olympic Festival di Lignano. Attivo in politica dal '78 al '88, è stato assessore ai servizi sociali e per 5 anni vicesindaco.
-Perché il centrosinistra può essere la vera alternativa per Latisana?
«"Centrosinistra per Latisana", che unisce Pd, Idv, Sel, Rifondazione comunista, Psi e indipendenti, è naturalmente identificabile come reale alternativa al centrodestra latisanese che conclude il mandato con una frantumazione delle componenti che lo costituivano. Alle prossime elezioni ben 3 candidati sindaci escono dalla squadra che ha fin qui governato, avendone condiviso le scelte più importanti come la recente variante al Prgc. Sono responsabili delle mancate scelte strategiche per la comunità e non risultano assolutamente credibili come guida per la futura amministrazione. Pensiamo che la comunità latisanese vada rianimata con la riscoperta delle vocazioni del nostro territorio che è un crocevia geografico, culturale, sociale ed economico i cui punti di forza sono posizione, aree di pregio naturale e rurale, reti viarie, infrastrutture, ospedale, turismo e nautica. Per fare ciò nasce il progetto «Centrosinistra per Latisana» con una lista formata da alcune anime storiche della politica locale, da molti giovani e da alcune figure indipendenti di riconosciuto spessore, che con competenza e pragmatismo possono prendersi cura dei problemi della comunità, liberi, e questo sì che è nuovo, da qualsiasi interesse personale o professionale. Qualità, coesione e trasparenza sono i tratti distintivi della nuova proposta affinché ogni singolo cittadino sia attore centrale, partecipe in prima persona e sempre informato della vita quotidiana. «Vivi Latisana» è un invito che rivolgiamo a tutti i nostri concittadini perchè il territorio sia valorizzato per i suoi pregi naturali, specificità e per la creazione di occasioni di radicamento ed occupazione per chi lo abita.
-In caso di vittoria cosa cambierebbe per prima cosa?
«Darei seguito agli incontri con la popolazione sul Prgc per rispondere alle tante osservazioni in linea coi principi di qualità dell'abitare, risparmio del territorio e riqualificazione del centro urbano e frazioni; non si esclude la possibilità di riadottare il piano. Altra azione immediata, stagione estiva alle porte, escludere il centro dal traffico turistico per Bibione. Affronterei le criticità della nautica in particolare il nodo dragaggi e assicurerei lo sbocco in laguna dell'area artigianale di Aprilia Marittima».
-Quali i punti salienti del programma?
«Azioni nel settore della nautica, funzionali a realizzare la cittadella della nautica in Aprilia Marittima esaustiva delle esigenze di tutti gli operatori dell'indotto, come da nostro progetto alternativo a quanto invece previsto nella ex-Radaelli. Integrare il nascituro centro commerciale di Crosere col tessuto commerciale del centro urbano, sfruttando sinergicamente l'aumento del flusso dei visitatori. Profondo ridisegno dei servizi socio-assistenziali del Comune con utilizzo dei lasciti Samueli e Toniatti che comportano pure una revisione sostanziale dell'utilizzo complessivo del patrimonio comunale (centri polifunzionali e intermodale, caserma Radaelli, stazione ippica) ridefinendo funzioni e compatibilità, liberando spazi per cultura, nascita di un museo del territorio e dell'acqua, per la creatività spontanea e per facilitare l'imprenditorialità giovanile. Valorizzare il territorio con la connessione delle risorse ambientali, la tutela delle aree agricole e naturali di pregio (Tagliamento, aree golenali, laguna), educare al verde da vedere e vivere; connettere Latisana con le realtà turistiche limitrofe con piste ciclabili e ippovie che si appoggiano alla viabilità rurale esistente».
Ca sot il test des intervistis di Manuela Romano e Orlando Fantin.
PALAZZOLO AL VOTO
Manuela, l’alternativa in Comune
Anziani in aumento del 13 per cento, più che nel resto della Bassa: «Risorsa da coinvolgere»
Mercoledì 27 Aprile 2011,
È «un altro genere di sindaco». Dai manifesti elettorali che la ritraggono, lo slogan del candidato a sindaco di Palazzolo, Manuela Romano dichiara l'evidenza e propone l'alternanza in Comune. 41 anni, sposata, diploma di ragioneria conseguito nel '92, commerciante, è la prima donna della storia democratica del paese a tentare la scalata alla massima carica municipale. Il suo cammino è stato deciso, l'obiettivo chiaro se nell'anno 2009/10 ha frequentato il corso base «Donne, Politica e Istituzioni: percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica» presso l'Università degli Studi di Udine, conseguendo il Master avanzato. Dietro a lei, in questa nuovissima esperienza politica, due liste civiche presentano volti nuovi, altri meno e una quantità rilevante di altre donne, come mai così se ne erano viste, non solo a Palazzolo. Per arrivare al programma da presentare agli elettori Manuela Romano è partita da una ricerca statistica affidandosi ai dati per elaborare le idee.
Qual è il tema che le sta più a cuore, il messaggio da inviare all'elettore?
«Noi abbiamo a cuore la centralità della persona e del cittadino per cercare di ridisegnare Palazzolo costruendo insieme una nuova coesione sociale, un senso di comunità e di appartenenza andato perduto. Vogliamo produrre idee che uniscano per lo sviluppo del nostro territorio. In questo senso intendiamo promuovere la collaborazione fra pubblico e privato nel settore dell'operatività economica, con un occhio di riguardo al piccolo commercio, alle imprese artigiane e all'agricoltura...»
Lei, fin da subito, ha dichiarato il suo impegno per i servizi sociali, il volontariato e l'associazionismo...
«Consideriamo tutte le associazioni una risorsa importantissima. Nell'ambito del volontariato intendiamo coinvolgere la "Risorsa anziani" con progetti che riconoscano loro un ruolo attivo nella comunità anche per combattere condizioni di solitudine piuttosto diffuse. I dati ci dicono che dal 2002 al 2010 gli ultra sessantacinquenni sono aumentati del 13 per cento circa, la percentuale più alta della Bassa friulana».
Per quanto riguarda le opere pubbliche sembrate invece in controtendenza rispetto all'attività del centrodestra...
«L'impegno più significativo che prevediamo sarà quello della realizzazione del centro multiservizi nelle ex scuole elementari, valuteremo la possibilità di intervenire sull'Istituto Comprensivo per risolvere le criticità e progetteremo la mensa. Saremo molto impegnati per la realizzazione di una rete di piste ciclabili e elaboreremo una risposta concreta alla richiesta di copertura con banda larga per Internet. Vorrei ricordare però che il dinamismo sulle opere pubbliche dell'amministrazione Bordin ci ha portati a un indebitamento pro capite che in pochi anni è passato da 952 euro a 1487,12 euro. Noi vogliamo tagliare i costi inutili della politica, riducendo per esempio il numero degli assessori che intervenendo sullo statuto un giorno potrebbero diventare tre».
Scriva in poche righe un manifesto per la nuova amministrazione pubblica.
«Noi vogliamo collaborare con i Comuni nell'interesse dell'intero territorio». Noi non prenderemo decisioni elettoralmente convenienti ma se le riterremo rispondenti all'interesse generale e non ostacoleremo persone o gruppi perché hanno orientamenti diversi dai nostri, vogliamo un municipio aperto e accogliente per tutti».
Come dire, "speriamo sia femmina".
LATISANA AL VOTO
L'ex primario del pronto soccorso che ama la politica
Mercoledì 20 Aprile 2011,
Orlando Fantin è stato primario del pronto soccorso-medicina d'urgenza e direttore del dipartimento medico dell'ospedale di Latisana. A lui si deve, a partire dal '96, la nascita dell'area di emergenza a Latisana e la riorganizzazione del punto di primo soccorso di Lignano. Ha curato l'organizzazione sanitaria per gli European Youth Olympic Festival di Lignano. Attivo in politica dal '78 al '88, è stato assessore ai servizi sociali e per 5 anni vicesindaco.
-Perché il centrosinistra può essere la vera alternativa per Latisana?
«"Centrosinistra per Latisana", che unisce Pd, Idv, Sel, Rifondazione comunista, Psi e indipendenti, è naturalmente identificabile come reale alternativa al centrodestra latisanese che conclude il mandato con una frantumazione delle componenti che lo costituivano. Alle prossime elezioni ben 3 candidati sindaci escono dalla squadra che ha fin qui governato, avendone condiviso le scelte più importanti come la recente variante al Prgc. Sono responsabili delle mancate scelte strategiche per la comunità e non risultano assolutamente credibili come guida per la futura amministrazione. Pensiamo che la comunità latisanese vada rianimata con la riscoperta delle vocazioni del nostro territorio che è un crocevia geografico, culturale, sociale ed economico i cui punti di forza sono posizione, aree di pregio naturale e rurale, reti viarie, infrastrutture, ospedale, turismo e nautica. Per fare ciò nasce il progetto «Centrosinistra per Latisana» con una lista formata da alcune anime storiche della politica locale, da molti giovani e da alcune figure indipendenti di riconosciuto spessore, che con competenza e pragmatismo possono prendersi cura dei problemi della comunità, liberi, e questo sì che è nuovo, da qualsiasi interesse personale o professionale. Qualità, coesione e trasparenza sono i tratti distintivi della nuova proposta affinché ogni singolo cittadino sia attore centrale, partecipe in prima persona e sempre informato della vita quotidiana. «Vivi Latisana» è un invito che rivolgiamo a tutti i nostri concittadini perchè il territorio sia valorizzato per i suoi pregi naturali, specificità e per la creazione di occasioni di radicamento ed occupazione per chi lo abita.
-In caso di vittoria cosa cambierebbe per prima cosa?
«Darei seguito agli incontri con la popolazione sul Prgc per rispondere alle tante osservazioni in linea coi principi di qualità dell'abitare, risparmio del territorio e riqualificazione del centro urbano e frazioni; non si esclude la possibilità di riadottare il piano. Altra azione immediata, stagione estiva alle porte, escludere il centro dal traffico turistico per Bibione. Affronterei le criticità della nautica in particolare il nodo dragaggi e assicurerei lo sbocco in laguna dell'area artigianale di Aprilia Marittima».
-Quali i punti salienti del programma?
«Azioni nel settore della nautica, funzionali a realizzare la cittadella della nautica in Aprilia Marittima esaustiva delle esigenze di tutti gli operatori dell'indotto, come da nostro progetto alternativo a quanto invece previsto nella ex-Radaelli. Integrare il nascituro centro commerciale di Crosere col tessuto commerciale del centro urbano, sfruttando sinergicamente l'aumento del flusso dei visitatori. Profondo ridisegno dei servizi socio-assistenziali del Comune con utilizzo dei lasciti Samueli e Toniatti che comportano pure una revisione sostanziale dell'utilizzo complessivo del patrimonio comunale (centri polifunzionali e intermodale, caserma Radaelli, stazione ippica) ridefinendo funzioni e compatibilità, liberando spazi per cultura, nascita di un museo del territorio e dell'acqua, per la creatività spontanea e per facilitare l'imprenditorialità giovanile. Valorizzare il territorio con la connessione delle risorse ambientali, la tutela delle aree agricole e naturali di pregio (Tagliamento, aree golenali, laguna), educare al verde da vedere e vivere; connettere Latisana con le realtà turistiche limitrofe con piste ciclabili e ippovie che si appoggiano alla viabilità rurale esistente».
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