giovedì 17 gennaio 2013

AGREGAZION DI COMUNS: PALAÇÛL, MUÇANE E PUCINIE. UNE VISION PIÇULE PIÇULE

Ai 29 di dicembar 2012, cuntune operazion inmaneade in premure (lôr stes e fevelin di un mês) e suntun "progjet" puartât indevant cence un minim di discussion publiche (par altri impussibile in cussì pôc timp), i sindics dai comuns di Palaçûl, Muçane e Pucinie e an presentât te suaze dal agriturisim Olistella la gnove associazion di servizis jenfri i trê comuns. Tante premure parcè che fin cumò (e par tancj agns .....) cualchidun al à durmît e ore presint il stât e la regjon e imponin di colaborâ cun oblics ( e scjadincis) di leç. Dut chest al è vignût fûr une vore ben dilunc de serade dai 29, cuant che si è sintût fevelâ, par altri in maniere superficiâl, dome di ipotetics sparagns e verementri pôc e nuie di strategjiis di gjestion comun dal teritori e di un progjet di disvilup socio economic dal stes. Bisugnarès almancul scomençâ a discuti di chestis cuistions in maniere vierte e partecipade, pensâ un tic plui in grant, vê un pôc plui di coragjo e invezit ........ si continue a produsi il minim sindacâl. Te foto la taule dai sindics li che, cuntune evidente mancjance di stîl e buine creance istituzionâl, al è stât invidât dome il conseîr regjonâl dal Pdl Galasso. Cuant che si fevele di argoments cussì impuartants, che a rivuardin ducj e no dome une part, par solit si invide e si dâ spazi a dutis lis fuarcis politichis e sociâls e te basse o vin ancje un conseîr regjonâl dal centri çampe. Almancul che no si intindi privilegjâ la campagne eletorâl ae coesion sociâl. Ca sot un comunicât stampe dal Pd de Basse Ocidentâl in mert a cheste vicende.
 
Nel corso di un incontro pubblico tenutosi presso un agriturismo della zona i sindaci di Palazzolo, Muzzana e Pocenia hanno presentato un un accordo per la gestione associata degli uffici tecnico e finanziario, nel quadro di un processo aggregazione che coinvolgerà anche la polizia municipale. Nel corso della serata è stato fatto riferimento alla necessità di ottemperare agli indirizzi nazionali e regionali con l’intento di migliorare i servizi e soprattutto di contenere le spese vista l’attuale congiuntura economica particolarmente difficile ed è stata espressa soddisfazione per un accordo raggiunto in tempi brevissimi. Il Partito Democratico esprime compiacimento per tali segnali di collaborazione, ma, proprio perché attravrerso i suoi amministratori ha sempre spinto e lavorato in tale direzione, non può esimersi dal fare alcune considerazioni. La prima è che gli amministratori non sono stati tempestivi ma che siamo in grave ritardo: se non vi fossero state le azioni obbligatoriamente previste dagli enti superiori i nostri comuni si sarebbero mossi? La domanda è legittima visto che negli ultimi dieci anni è stato realizzato poco e nulla sul fronte delle sinergie amministrative e del governo comune del territorio. Solo pochi mesi fa Pocenia ha addirittura deciso di interrompere l’esperienza dell’unione (e successiva fusione) con Rivignano e Teor ed il sindaco ha proposto ai cittadini una campagna elettorale all’insegna del campanile e dell’”autarchia”. La seconda osservazione riguarda la prospettiva politica riguardante la nuova aggregazione e più in generale la gestione del territorio: durante l’incontro del 29 gennaio si è parlato quasi esclusivamente di mantenimento e/o miglioramento dei servizi dei risparmi che deriverebbero dalla loro gestione associata. L’efficacia e l’entità del risparmio (che evidentemente si potrà quantificare maggior precisione tra qualche tempo ma che sicuramente ci sarà) è solamente uno dei motivi per procedere con le aggregazioni territoriali. Noi crediamo che per fronteggiare l’attuale crisi socio-economica è anche compito dei comuni individuare da subito una nuova e più attuale governance territoriale, un nuovo patto sociale ed un nuovo modello di sviluppo che parta dalla valorizzazione delle vocazioni e dalle eccellenze (ambiente di pregio, agricoltura di qualità, turismo ed accoglienza) accompagnato da una pianificazione strategica e strutturale di area vasta. Per realizzare un progetto di tale portata occorre lavorare su un territorio sicuramente più ampio di quello prospettato, che vada dalle Risorgive alla Laguna, ovvero una programmazione ed un patto amministrativo che coinvolga  tutti i comuni che si affacciano sullo Stella unitamente a Muzzana ed, eventualmente, anche Carlino e Marano. A tale proposito appare assurdo ed incomprensibile non ritrovare il comune di Precenicco tra quelli facenti parte del progetto proposto a Palazzolo. Su tutte queste questioni comunque  si può e si deve continuare a lavorare. Ultima osservazione: i tre sindaci hanno chiosato affermando che ogni scelta futura, aggragazione, unione o fusione che sia  dovrà avvenire in sintonia e con il coinvolgimento di tutta la popolazione”. Siamo molto d’accordo perché tali operazioni non saranno possibili senza la necessaria trasparenza e la massima coesione sociale. Proprio per questo facciamo notare loro che se si presenta un progetto di tale portata alla popolazione lo si fa coinvolgendo tutte le forze politiche e sociali: se al tavolo dei sindaci a rappresentare la regione ci fosse stato il presidente o un assessore non avremmo avuto nulla da dire ma visto che così non è stato ricordiamo loro, che per correttezza ma anche per comune convenienza, sarebbe stato opportuno invitare non solo il consigliere regionale del Pdl eletto nella bassa ma anche quello del Pd. Sarebbe spiacevole che anche qualcuno pensasse che si approfitta di argomenti così importanti solo per fare campagna elettorale.

 

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