domenica 15 agosto 2010

BORDIN: "UN PESCE IN BARILE"

Lait a lei lis declarazions dal sindic di Palaçûl publicadis intal Messaggero di îr:
http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/08/14/UD_11_PROB8.html
Bordin, intal so miôr stîl al continue a fâ il "pesce in barile"; secont lui, pe cuestion de barufe in consei comunâl cun rivuart a l'asilo cumò al larès dut ben inte maiorance, sisisisis come no, dome cualchi "posizion personâl" fûr dal coro. Epûr a nus samee inmò di viodilu cuant che al è scjampât dal consei, sbatint il pugn sul bancon, intant che la Miotto ai sunave un bon brût a lui, al vicesindic e ae maiorance. E cuant che al è tornât, blanc come un peçot, ametint publicamentri "di vê dite dome c......s e di vê un grues probleme politic in maiorance" e ancjemò, intant che i siei a continuavin a dîsi di dut, barbotâ disperât al microfon, "si, dai, continuait a barufâ denant de minorance ....".

Andate a leggere le dichiarazioni del sindaco di Palazzolo pubblicate sul Messaggero di ieri:
http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/08/14/UD_11_PROB8.html
Bordin, nel suo miglior stile continua a fare il pesce in barile: secondo lui, riguardo la baruffa in consiglio comunale riguardo l'asilo, nella maggioranza andrebbe tutto bene, si, solo qualche "posizione personale" fuori dal coro. Eppure ci sembra ancora di vederlo quando ha abbandonato il consiglio, sbattendo il pugno sul bancone, mentre l'ass. Miotto gliele cantava di santa ragione, a lui, al vicesindaco ed alla maggioranza. E quando è tornato, bianco come uno straccio, ammettendo pubblicamente "di aver detto solo c.....e e di avere un grosso problema politico in maggioranza" e ancora, mentre i suoi continuavano a litigare, balbettare disperato al microfono, "si, dai, continuate a baruffare davanti alla minoranza ....".

Ca sot la repliche dal grup dal Pd:
Il sindaco Bordin, lo stesso che, perdendo totalmente il controllo, ha abbandonato senza giustificazione la seduta dell’ultimo consiglio comunale sbattendo il pugno sul tavolo per rientrarvi dopo dieci minuti ed ammettere l’esistenza di un “problema politico”, adesso minimizza e dichiara che sulla questione della Scuola Materna “la linea della giunta e della maggioranza è quella presentata dall'assessore Miotto e chi se ne discosta lo fa a titolo puramente personale e al di fuori di ogni indirizzo concordato”. Sull’importanza della Scuola Materna per la nostra comunità non serve aggiungere altro se non che il Pd aveva proposto di aumentare il contributo in convenzione, posizione condivisa dall’ass. Miotto e dal consigliere Martinotti e bocciata dalla maggioranza. L’unica a dimostrare dignità politica è stata proprio l’ass. Miotto che ha più volte rimarcato la differenza di linea politica rispetto alle posizioni espresse non dal “primo che passa” ma addirittura dal vicesindaco nonchè assessore al bilancio Zoroddu, lamentando “l’assordante silenzio in consiglio del sindaco e della maggioranza”, dai quali non ha avuto in verità il minimo conforto in sede di discussione consiliare e pertanto dovrebbe sentirsi offesa dalle tardive ed incoerenti giustificazioni del sindaco. Se la linea fosse stata “quella dell’ass. Miotto” la maggioranza avrebbe dovuto votare assieme a lei, Martinotti ed il gruppo del Pd l’aumento della quota in convenzione ed invece l’ha bocciata e qualcuno avrebbe dovuto sconfessare il vicesindaco-assessore al bilancio, cosa che non è affatto avvenuta. Visto che sia il sindaco sia l’ass. Miotto (che ha peraltro dichiarato “se non ci pensa qualcun altro ci penserò io a risolvere il problema”) hanno ammesso l’esistenza di un problema politico Bordin non se la può cavare con “le posizioni a titolo personale”. Durante l’ultimo consiglio, su un tema importantissimo, il vicesindaco ha espresso posizioni totalmente difformi da quelle dell’ass. competente e suppostamente della maggioranza. Il sindaco, sinora totalmente privo di dignità politica, intende continuare a far finta di niente? Alcuni mesi or sono ricordiamo che la giunta comunale, sempre seguendo un’iniziativa del vicesindaco, presentò un esposto contro i dipendenti comunali salvo poi, quando la cosa si risolse in nulla, cercare di rimediare alla vergognosa figura fatta con i dipendenti votando una pesante mozione di censura al proprio vicesindaco presentata in consiglio dall’opposizione. Anche allora non vi fu inspiegabilmente alcuna conseguenza sul piano politico. Bordin è talmente debole che continua a subire un vicesindaco con il quale è spesso in disaccordo ma non ha il coraggio di contrastare apertamente ed una giunta la cui litigiosità è emersa chiaramente nell’ultimo consiglio. Crediamo che, una volta ancora, sia giunto il momento di prendere atto della situazione con la necessaria dignità senza continuare a prendere in giro istituzioni e cittadini.
Il Gruppo Consiliare del Pd


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