venerdì 10 settembre 2010

PD : SABIDE LIS CANDIDATURIS PAL CONGRES PROVINCIÂL

Sabide ai 11 di setembar ultime dî pe presentazion des candidaturis aes primaris pe segretarie provinciâl da Pd. Par intant , inte riunion di nossere Manuela Romano a declarât che e intint tornâ a candidâsi tant che segretarie dal circul Pd di Palaçûl/Palassôl. Lis primaris si devualzaran domenie ai 26 di setembar.
Lei intai prins doi coments doi articui publicâts sul Gazzettino di vuê cun rivuart a la situazion a livel provinciâl e comunâl di Udin.
Sabato 11 settembre sarà l'ultimo giorno per la candidatura alle primarie per la segreteria provinciale del Pd di Udine. Intanto, nel corso della riunione di ieri sera Manuela Romano ha dichiarato che intende ricandidarsi come segretaria del circolo Pd di Palazzolo dello Stella. Le primarie avranno luogo domenica 26 settembre 2010. Leggi nei primi due commenti due articoli apparsi sul Gazzettino riguardanti la situazione a livello provinciale e comunale di Udine.

2 commenti:

PD Palazzolo dello Stella ha detto...

Venerdì 10 Settembre 2010,
È solo sabato, ultimo giorno utile per presentare le candidature, che si saprà davvero se il Pd provinciale di Udine e quello del capoluogo andranno alle elezioni dei rispettivi segretari con un solo candidato o se gli elettori dovranno scegliere fra due nomi. Sebbene, infatti, tutti auspichino la candidatura unitaria, da giorni è in atto un lavorio da sfinimento per un'unità che sfugge.
Sul fronte provinciale, è certa la candidatura di Salvatore Spitaleri, già segretario provinciale della Margherita, oggi bersaniano ma ben visto da una fetta importante degli ex Margherita schierati al fianco del segretario regionale Debora Serracchiani. La segretaria ha cercato di sbarrargli la strada, nel tentativo di piazzare un suo fiduciario. Il «no» iniziale s'è ammorbidito, ma non tolto di mezzo, tanto che sta scaldando i muscoli il giovane membro del suo staff e consigliere provinciale Simone Andrea Lerussi. Potrebbero essere questi quindi i due nomi da scegliere per i circoli del Pd che voteranno tra il 25 settembre e il 10 ottobre, a meno di un ripensamento dell'ultima ora per lasciare campo libero a Spitaleri.
Più difficile ancora trovare la quadra in città, dove il partito avrebbe l'imperativo dell'unità, per rafforzare la Giunta Honsell di cui è il partito trainante. La divisione tra "bersaniani" e seguaci della Serracchiani è però molto lontana dalla sintesi. Tant'è che a poche ore dalla presentazione dei candidati, i bene informati danno un rapporto di forza del 55% per Carlo Giacomello, consigliere comunale preferito dalla segretaria Serracchiani, e del 45% per Hosam Aziz, bersaniano e segretario del primo circolo. Come finirà lo si saprà domani sera, dato che fino ad allora ci saranno riunioni ad oltranza per non giungere alla conta e buttare in campo due nomi. Più che mera lotta tra fazioni, dicono nel partito, il cavillo qui sarebbe rappresentato da visioni diverse sul metodo per confermare il patto di ferro tra Giunta comunale e Pd. C'è chi è convinto che il consigliere comunale Giacomello lo rappresenterebbe al meglio e chi sostiene che Aziz potrebbe rafforzare il partito dall'esterno. La trattativa «è molto faticosa», aggiungono. Se l'obiettivo unità prevarrà, potrebbe spuntarla Giacomello.

PD Palazzolo dello Stella ha detto...

Spitaleri ha pronto
il programma: «Più
Friuli in regione»
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Venerdì 10 Settembre 2010,
Sabato, insieme alle 140 firme necessarie per candidarsi alla segreteria provinciale del Pd (una quarantina per la segreteria comunale), i candidati dovranno depositare anche il programma. Salvatore Spitaleri, che attorno al suo nome ha catalizzato non solo i bersaniani ma anche diversi ex amici della Margherita, ce l'ha pronto e limato. Friuli, lavoro, sviluppo, territori capaci di fare massa critica e costruzione della nuova classe dirigente sul campo, i capitoli fondamentali. «In questa regione il Friuli ha perso coesione e la sua voce è flebile - anticipa -. Il Pd vuole farsi carico della questione e rilanciarla. Specificità e autonomia devono tornare ad essere argomenti forti, accompagnati da azioni conseguenti». Cavallo di battaglia saranno le politiche attive per il lavoro e per lo sviluppo che «sono sottovalutate, ma non ci si può fermare al sostegno per l'immediato». E poi i territori, dove «tutti gli attori devono tornare a parlarsi, per ricostruire comunità».
Quanto alle azioni per il partito, la sua sarebbe una segreteria collegiale, senza deleghe, perché «è il modo per formare la nuova classe dirigente, nel confronto continuo sui problemi con chi ha esperienza».
A.L.