sabato 12 febbraio 2011

PAR PALASSÔL, DOME PAR PALASSÔL

Il sindic Bordin nus propon pe trentesime volte la liste des oparis publichis suntun articul jessût îr sul Messaggero. Un disco rot.
Plui in là di li propit nol rive ……
Ca sot le opinion dal
grup di minorance dal Pd in consei comunâl: e je rivade la ore di voltâ pagjine, al covente un progjet civic e inclusîf, par recuperâ il sens di comunitât. Un progjet par Palassôl, dome par Palassôl.
Il sindaco Bordin è un disco rotto. Incapace di “guardare” alla comunità con occhi diversi da quelli della “gestione manageriale” (sono parole sue) che ci consegna, dopo dieci anni di amministrazione, un paese in forte difficoltà per quanto riguarda il senso di identità, la coesione sociale, la qualità dei servizi e della vita delle persone. Incapace di elaborare un progetto per la comunità, che guardi al medio e lungo periodo e non alla gestione dell’ordinario, che sappia leggere e farsi carico dei bisogni delle persone, delle relazioni e delle idee che necessitano per lo sviluppo del territorio. Il sindaco leghista Bordin ha iniziato la sua campagna elettorale nell’unico modo che conosce ripetendo all’infinito la litania dell’elenco di opere pubbliche (alcune importanti, altre meno, alcune utili, altre meno) che l’amministrazione ha realizzato in dieci lunghi anni. Appunto, in dieci anni tutte le amministrazioni pubbliche realizzano una serie di opere pubbliche, ci mancherebbe altro che non avessero realizzato neppure quelle! Dieci anni sono un periodo lungo nel quale si può fare sicuramente un bilancio degli effetti di positivi o negativi di un governo. A Palazzolo dopo dieci anni di amministrazione Bordin la qualità della vita dei cittadini è aumentata o diminuita? Dieci anni fa la priorità era la coesione sociale, la prevenzione del disagio e la realizzazione di “spazi” per la cultura ed il sociale, per progettare nuovi e migliori servizi, nuove opportunità. Nulla è stato realizzato, abbiamo perso dieci anni ed i problemi sono aumentati a dismisura. C’è un progetto, un’idea di comunità, che ha improntato l’azione politico amministrativa? In dieci anni quali sono state le iniziative di Bordin per far crescere non solo Palazzolo ma il territorio? Quali le relazioni amministrative con gli altri comuni, quali sinergie, quali progetti di area vasta, quale valorizzazione turistico ambientale del fiume Stella? Nulla, nulla, nulla. Per quanto riguarda l’ambiente se non ci fosse stata la battaglia dei cittadini e dell’opposizione che li ha costretti a ritirare una variante urbanistica già adottata avrebbero sacrificato anche il Bosco Brussa! In piena crisi anche economica Bordin (che ha introdotto un’addizionale Irpef che toglie dalle tasche dei cittadini 150.000 euro all’anno) ha anche realizzato tra le “opere” il restailing del suo ufficio e della sala giunta per la modica cifra di oltre 30.000 euro. La “gestione manageriale” prevede anche la scarsa presenza del sindaco in comune, i telefonini, una giunta esagerata di cinque (e per un lungo periodo anche sei) assessori che serve solo a tenere in piedi una coalizione che si basa solo sulla spartizione delle poltrone. Le invidie, le divisioni e dispetti si sono susseguiti all’interno della maggioranza per tutti questi anni, più o meno visibili, e continuano anche ora con il sindaco disponibile a fare figuracce ed a subire ricatti di ogni genere pur di mantenere il suo posto e con due o tre assessori che lo liquiderebbero volentieri ma non hanno il coraggio di rompere il giocattolo e si accontentano dello strapuntino. Noi riteniamo che per Palazzolo sia veramente ora di voltare pagina: il nostro gruppo consiliare e le forze che lo hanno sostenuto ritengono che sia prioritario recuperare la coesione sociale all’interno della comunità, uscire da logiche di contrapposizione politica e visioni limitate e di parte, coinvolgere le forze migliori del nostro paese nell’elaborazione di un progetto che abbia al centro solo Palazzolo ed i palazzolesi e sappia porsi l’obbiettivo di migliorare i servizi, la gestione del territorio e la vita delle persone che lo abitano; le nostre competenze e la nostra esperienza saranno a disposizione di tutti quelli che vorranno, attraverso la partecipazione ad un percorso aperto e civico, costruire un’alternativa all’attuale maggioranza Lega-Pdl. Per Palazzolo, solo per Palazzolo.

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