
martedì 28 dicembre 2010
1980-2010 LA "RETROSPETIVE" DI ORLANDO FANTIN

lunedì 27 dicembre 2010
IL SINDIC E LA CRISI. LIS TASSIS E LIS POLTRONIS

Durante l’ultimo consiglio comunale, giusto prima della “debacle” sui regolamenti, a proposito del punto 4 all’ordine del giorno “Modifica regolamento comunale per l’applicazione dell’ICI approvato con delibera di consiglio n.15/2008 e s.m.i.”, il gruppo del Partito Democratico ha proposto nuovamente di estendere l’esenzione ICI per la prima casa anche alle unità C2 (pertinenze delle abitazioni principali con destinazione a magazzini, depositi, ecc….). Sullo stesso argomento un emendamento presentato dal Pd qualche mese addietro era stato bocciato dalla maggioranza con la scusa che prima avrebbero dovuto verificare che l’operazione non mettesse in difficoltà il bilancio. Del tutto naturale che la verifica (dopo qualche mese) nessuno nella maggioranza l’avesse ancora fatta. Quando i consiglieri del Pd hanno riferito che la cifra in questione era attorno ai 5/7 mila euro e che in tanti comuni della zona le pertinenze C2 erano già classificate come esenti ICI, il sindaco ha risposto che no, non si può fare “perché c’è la crisi e non ci sono soldi”. Niente male come risposta per un sindaco che in piena crisi ha speso più di 30 mila euro per cambiare i mobili del suo ufficio e della sala giunta. Non ci sono margini per togliere 5 mila euro di ICI, ha detto Bordin, lo stesso che ha introdotto una addizionale Irpef che taglie circa 150.000 euro dalle tasche dei contribuenti palazzolesi. No, non si può proprio rinunciare a quei 5/7 mila euro di ICI, ha detto il sindaco, lo stesso che continua a tenersi stretta una giunta di ben 5 assessori. Se la crisi picchia così duro forse di assessori ne basterebbero 4 avevamo ragionato come Pd quando presentammo una mozione per ridurre il numero dei componenti della giunta. Era il mese di aprile e la mozione fu “affondata” da parte della maggioranza. La crisi si tira in ballo per aumentare le tasse o tagliare qualche servizio ma quando c’è da tagliare qualche poltrona sparisce in un lampo, vero signor sindaco?
domenica 26 dicembre 2010
FIGURATIS
Une mozion ritirade in avrîl, la propueste pal regolament di polizie rurâl e une delibare di indreçaments par une convenzion cun trê associazions ritiradis intal mês di lui, le adozion di un P.A.C. di iniziative privade ritirât in setembar, un ordin dal dì rinviât in novembar e, par finì in glorie l’an, e son stâts ritirâts intal ultin consei comunâl dai 23 di dicembar doi impuartants regolaments pe gjestion dai refudons e pal ûs dal centri comunâl di racuelte dai refudons.
Lis resons di chestis situazions e son diviarsis: in cualchi câs mancjance di condivision politiche, in cualchi altri mancjance di capacitât di decidi, te maiorance dai câs …. superficialitât politiche e aministrative (ats falâts o incomplets puntualmentri rilevâts di bande dai conseîrs di minorance che, cussì almancul al somee, e son i unics che e lein lis propuestis di delibaris).
Dal sigûr une schirie di brutis figuris pal sindic e pe maiorance (e in cualchi câs ancje fastidis concrets come intal câs de convenzion cun ANA, AUSER e AMICI DEL BOSCO ritirade cence un valit motîf in lui e puartade – ancjemò falade tant che la minorance e a scugnût presentâ un emendament - dopo 4 mês). Insome, figuratis.
Negli ultimi 5 consigli non c’è stata una volta che la maggioranza del sindaco Bordin sia riuscita ad approvare tutti i punti che aveva portato all’attenzione dell’assemblea del consiglio comunale. Una mozione ritirata in aprile, la proposta per il regolamento di polizia rurale e una delibera di indirizzi per una convenzione con tre associazioni ritirate nel mese di luglio, l’adozione di un P.A.C. di iniziativa privata ritirata in settembre, un ordine del giorno rinviato in novembre e, per finire in gloria l’anno, sono stati ritirati nell’ultimo consiglio comunale del 23 dicembre due importanti regolamenti per la gestione dei rifiuti e per l’uso del centro comunale di raccolta dei rifiuti.
Le ragioni di queste situazioni sono diverse: in qualche caso mancanza di condivisione politica, in qualche altro di mancanza di capacità decisionale, nella maggioranza dei casi ….. superficialità politica e amministrativa (atti errati o incompleti con rilievi puntuali da parte dei consiglieri di minoranza che, almeno così pare, sono gli unici che leggono le proposte di deliberazione).
Sicuramente una serie di brutte figure per il sindaco e la maggioranza (e in qualche caso anche problemi concreti come nel caso della convenzione con ANA, AUSER e AMICI DEL BOSCO ritirata senza un valido motivo e ripresentata – ancora sbagliata, tanto che la minoranza ha dovuto presentare un emendamento – dopo 4 mesi). Insomma, figuracce.
PALAÇÛL 11/01/2011: CONVOCADE LA ZONTE COMUNÂL IN SENTADE PUBLICHE
Il sindic al à convocade la Zonte Comunâl in sentade publiche par MARTARS AI 11 DI ZENÂR, A LIS 18.00 alì dal Municipi pe tratazion dai argoments iscrits intal ordin dal dì ca sot:
1) Aprovazion dal P.A.C. di iniziative privade Zone “D2/a” – Dite “Stratex Spa”.
giovedì 23 dicembre 2010
ORGOI DEMOCRATIC

LASSITS E SERVIZIS PAL SOCIÂL: LIS PROPUESTIS DAL PD PAR TISANE

martedì 21 dicembre 2010
MANDI ENZO
Lei il ricuart di Maurizio Mattiuzza:
Ci sono uomini che narrano se stessi coi silenzi, gli sguardi, che parlano coi gesti e le rinunce.
Che hanno idee da difendere e quindi sembrano testardi,mentre invece sono soprattutto onesti e proprio per questo anche un po’ tormentati dalla solitudine di chi crede ancora al valore di una stretta di mano. Enzo Bearzot a vederlo, ad ascoltarlo, era un uomo così e tutto attorno a lui mi sapeva di erba e sassi di fiume, come a toccare il prato ghiaioso di certi nostri vecchi campi da calcio. Pietre e argille che hanno cresciuto gente e facce come la sua, capaci di tenere testa al mondo e diventare campioni. Di football, certo, e anche di saggezza e misura, come a dirci che il premio della vittoria non è il dominio, ma la soddisfazione d’aver fatto bene quello che la vita ti chiama a fare. Una lezione che vale per il calcio e pure per il mondo, perché lo sport è proprio questo che dovrebbe essere. Ottimo mediano nel Torino e nell’Inter, ma poi e soprattutto tecnico mundial della più bella nazionale di calcio che l’Italia abbia mai avuto, figura mitica eppure sempre pacata, Bearzot è stato, oltre che un grande uomo di calcio che appartiene all’Italia intera e allo sport mondiale, anche filo intimo nella tessitura della nostra anima friulana. La sua pipa, la sua giacca, la tattica che usciva dalla panchina rimbalzando lungo il campo come un monito, a noi friulani sono suonate sempre familiari come la voce di uno zio un po’ burbero ma capace di insegnarti il dribbling con l’esempio. Perché non basta dire, bisogna fare e lui faceva. Faceva e vinceva, silenzioso come un filosofo e tenace come un carpentiere, quasi a parlare una vulgata di fatica e lavoro che noi, gente delle sue parti, volevamo immaginare capace di arrivarci nel cuore con un attimo di anticipo rispetto alla telecronaca, cercando nei suoi labiali e in quelli di Dino Zoff il suono millenario della nostra lingua.
Cjale, al à dite che al cambie Antognoni, tu viodarâs che cumò al met drenti Graziani…
Forse nessuno di noi avrebbe indovinato davvero un cambio dei suoi, che il genio calcistico di Bearzot certo non era alla portata di tutti, ma nulla ci toglierà mai quell’illusione magica d’essergli stati amici nel dubbio delle scelte che si è fusa assieme alla nostra gioventù e ai tuffi nelle fontane la notte in cui diventammo campioni del mondo in Spagna. La gioia serena e sfrenata di quella vittoria senza nemici è una delle radici più profonde della sua grande eredità sportiva ed umana, una sensazione impagabile eppure ormai smarrita nei dedali del calcio coi nervi a pezzi che ci tocca di vedere oggi. Zico che mostra la maglia strappata dai nostri difensori schierati a mordergli il respiro, la coppa del mondo alzata in un urlo composto ma capace di bruciare la notte caliente di Madrid, la partita a scopa con il presidente Pertini sono capolavori degni di un maestro del Rinascimento. E forse Bearzot, oltre che un grandissimo Ct è proprio questo che è stato: Un artista, un pittore. L’ultimo grande affresco dell’Italia postbellica porta la sua firma silenziosa. Quel mondiale, quei campioni cresciuti alla sua scuola sono la più bella immagine con sorriso in cui questo paese sia riuscito a ritrovarsi negli ultimi sessantacinque anni e davvero non c’è oro al mondo che valga più di un popolo felice che si stringe attorno alle gesta di un uomo capace e per bene come è stato lui. Mandi Enzo, ti sia lieve la terra. Tu nus mancjarâs.
venerdì 17 dicembre 2010
ORDENANCIS FALOPIS E DIRIT COMUNITARI

Plui detais sul sît de Asgi.
CONVOCÂT PAR JOIBE AI 23 DI DICEMBAR IL CONSEI COMUNÂL DI PALAÇÛL
Ve ca l'ordin dal dì:
1) Leture e aprovazion dai verbâi de sentade dal 27.11.2010, dal n° 45 al n° 52;
2) Ratifiche delibare di zonte n.132 dal 30.11.2010; variazion al belanç di prevision esercizi 2010 (variazion n. 8);
3) Ricognizion des societâts partecipadis e adempiments ex art.3, comis 27/33, L.n.244 dal 24.12.2007 – Adeguament al art.14, come 32, D.L. n.78/2010, convertît cun L. n.122/2010;
4) Modifiche regolament comunâl pe aplicazion de ICI aprovât cun delibare di consei n.15/2008 e s.m.i.;
5) Aprovazion Variante n. 5 al plan regolament edilizie comunâl – modifiche art.52;
6) Indreçaments pe rinovazion de convenzion di concession in ûs dal imobil “ex Fuart Ca Modean” ae associazion sportive “La Poiane”;
7) Aprovazion dal gnûf regolament pe gjestion dai refudons;
8) Aprovazion dal gnûf regolament di ûs dal centri comunâl di racuelte dai refudons;
9) Criteris pal adeguament dal regolament dai uficis e dai servizis;
10) Comunicazions dal Sindic, conseîrs e assessôrs.
giovedì 16 dicembre 2010
PD DI TISANE: GNÛF SEGRETARI, GNOVIS INIZIATIVIS

mercoledì 15 dicembre 2010
COOP DISTRET DI TISANE: SIMPRI DONGJE AL MONT DAL VOLONTARIÂT E AL TERITORI

martedì 14 dicembre 2010
NUIE PÔRE, E JE DOME UNE ALTRE LENGHE :-)

Lei ca sot un intervent di Lorenzo Fabbro, component de segretarie provinciâl dal Pd di Udin, cun rivuart ae cuistion:
Desidero esprimere compiacimento per la scelta del comune di Udine di adottare la segnaletica bilingue (in italiano ed in friulano) per un intervento sulla cartellonistica stradale e la toponomastica che interesserà diverse vie della città. Tale operazione, sostenuta economicamente con i fondi statali della legge 482/99, non rappresenta affatto una novità (neppure per la città di Udine) e credo debba essere inquadrata in una precisa scelta di politica linguistica in continuità con il passato e non considerata un escamotage per recuperare fondi per la segnaletica in tempo di crisi.
I diritti linguistici in Italia (riconosciuti dall’art.6 della Costituzione) vengono tutelati dalla legge 482/99 e nella nostra regione, in particolare per quanto riguarda la lingua friulana, dalla legge 29/2007 e, precedentemente, dalla legge 15/96.
L’uso pubblico della lingua, all’interno e nei rapporti con le amministrazioni pubbliche e la presenza del friulano nella segnaletica stradale e nella cartellonistica sono quindi un diritto sostenuto dalle leggi di cui sopra da circa un decennio e non possono certo costituire una novità che possa “incuriosire” o portare “perplessità” come si è letto sulla stampa in questi giorni.
In questi anni la Provincia di Udine (ed anche quella di Gorizia, purtroppo molto meno quella di Pordenone) hanno svolto un grosso lavoro per quanto riguarda l’installazione di segnaletica stradale bilingue sulle strade di loro competenza e circa il 40 % dei comuni della provincia di Udine hanno provveduto a predisporre nel loro territorio cartellonistica bilingue per quanto riguarda la toponomastica.
Un lavoro prezioso ed importante anche e soprattutto per lo status della lingua friulana che ha dato sicuramente i suoi frutti.
Si tratta di investimenti ad alta redditività. Oltre a garantire un diritto la segnaletica bilingue è la manifestazione più evidente del carattere plurilingue del territorio e può rappresentare una piacevole “novità” anche per i turisti ed uno strumento da utilizzare quale “marketing” territoriale.
Alla luce delle considerazioni di cui sopra fanno sorridere le polemiche di chi ritiene che i friulani non siano in grado di capire “di primo acchito” se Grado/Grau o Venezia/Vignesie siano la stessa località o le perplessità di chi opera nel settore turistico e paventa difficoltà per gli stranieri. La cartellonistica bilingue è già presente su buona parte del territorio friulano e non risulta che si sia perso nessuno, inoltre se qualche ospite straniero chiedesse ad un operatore turistico “se è un altro posto” basterebbe spiegare, con un sorriso, che “no, è solo un’altra lingua” ed i risultati potrebbero riservare qualche piacevole sorpresa. Nella nostra Regione abbiamo avuto più volte occasione di riflettere sulle opportunità legate al plurilinguismo ed al “valore” delle lingue locali ed anche in occasione del convegno organizzato recentemente presso la sede della Camera di Commercio di Udine dalla Coop. Informazione Friulana/Onde Furlane sul tema “Minoranze linguistiche ed imprenditoria” è stato dimostrato, alla luce di una pluralità di esperienze in Italia ed all’estero, come promuovere e valorizzare assieme lingua, identità, cultura, prodotti e territorio sia un modo efficace per fidelizzare i turisti, che prendono coscienza di essere ospiti di un luogo “speciale”. Il marketing territoriale e linguistico ovviamente fuziona sia per i prodotti che per i luoghi. Del resto in tutta Europa si fa così e la cartellonistica plurilingue è la regola e non l’eccezione.
Sul fronte degli amministratori le affermazioni del rappresentante del PDL al comune di Udine che impiegherebbe i fondi della legge 482 (Tutela delle minoranze linguistiche) per la segnaletica orizzontale e per sistemare le buche sulle strade si commentano da sole e fanno capire, se ce n’era il bisogno, qual è l’atteggiamento del centrodestra rispetto al tema della tutela e valorizzazione della lingua friulana.
E’ invece importante proseguire con politiche linguistiche per il friulano che prevedano tra l’altro il completamento della realizzazione di cartellonistica e segnaletica in lingua friulana su tutto il nostro territorio ed auspicare in tal senso la partecipazione attiva di enti ed istituzioni ad ogni livello.
Lorenzo Fabbro
Membro Segreteria Provinciale PD di Udine
ROME 11.12.2010: UNE BIELE PLACE
Fracait achì par scoltâ il discors dal segretari Bersani ae manifestazion di Rome dai 11 di dicembar. Une biele zornade, une biele place.

Ancje noaltris o jerin là.
LA AMINISTRAZION COMUNÂL, OPS, PARDON, IL PDL AL PRESENTE I RISULTÂTS DE AZION AMINISTRATIVE INTAL COMUN DI PALASSÔL
Pardon, scusait, come che o varês let a nol è il sindic Bordin e l’aministrazion comunâl a presentâ i risultâts de azion aministrative ma il “Popolo della Libertà” di bessôl cul vice sindic e l’assessôr ai lavôrs publics. Une biele patafe pal sindic e pe Leghe.
E in efiets, ancje a drete, i sostignidôrs dal sindic e son simpri di mancul.
venerdì 10 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
CONVOCADE LA DIREZION PROVINCIÂL DAL PD PAL 17 DI DICEMBAR
Ve ca l’ordin dal dì:
-Analisi de situazion politiche nazionâl ae lûs dal vôt di fiducie dai 14 di dicembar ae Cjamare e al Senât;
-Relazion dal Cjâf Grup dal Pd in Consei Provinciâl Francesco Martines cun rivuart ae situazion politiche-aministrative de Provincie di Udin;
-Relazion sul stât economic patrimoniâl dal partît a livel provinciâl par cure de tesoriere Anna Maria Zuccolo;
-Analisi di une schirie di cuistions frontadis di resint dal partît a livel provinciâl: eletrodot Wurmalch-Somplago, riforme dal ordinament locâl in teritori di mont, coordenaments teritoriâi dal Pd;
-Elezions Aministrativis 2011 (cuadri gjenerâl);
-Prossime Assemblee Provinciâl di zenâr.
domenica 5 dicembre 2010
AI 11 DI DICEMBAR SI VA' A ROME

Il treno, che nol fasarà altris fermadis, al rivarà a Rome, Stazion Ostiense, a lis 9.25.
Par tornâ indaûr, partence (orari indicatîf) de Stazion Ostiense tor lis 19.00 di sabide e rivade in Friûl inte matine di domenie.
Par notâsi al è timp fin ai 9 di dicembar: lait su http://www.pdfriuli.it o clamait il 0432 531173.
CONGRÈS PROVINCIÂL DE ANPI

VIVE IL CANZONÎR DI DAEL
Teatri Palamostre - Plaçâl Paolo Diacono - UDIN a lis 20,00
Al torne a sunâ IL CANZONÎR DI DAEL intun gnûf concert "Di nuovo come un tempo..."
Daspò di un grum di agns, e torne a sunâ un grup storic dal panorame musicâl furlan, che intai agns '70 e '80 al à congnossût une stagjon di grande partecipazion e impegn intal mont culturâl furlan dal post taramot, rapresentant une avanguardie inte ricercje musicâl e inte proposizion di une gnove musiche furlane cui tescj di cualchidun dai plui significatîfs poets furlans, di Leonardo Zanier a Galliano Zof, di Pier Paolo Pasolini a Gianni Gregoricchio.
La valorizazion de lenghe furlane, tant che imprest di libertât e dirit di popul par fâ cuintri ae globalizazion des culturis, si compagne di simpri intal lavôr dal Canzonîr cun contignûts sociâi indreçâts ai “senzastoria”, aes classis sociâls che di sempri a subissin injustiziis e prepotencis.
La scjalute dal concert e previôt cjançons furlanis vecjis e gnovis (tra chestis "Canson dismitude", une poesie di Elio Bartolini musicade di Giancarlo Velliscig) e une schirie di gnovis baladis par talian su lis tematichis de cuotidianitât furlane e planetarie.
Dal pont di viste musicâl il grup, insiorât de partecipazion di zovins musiciscj furlans di talent e dai arangjaments di Alessio Velliscig, al mostre un stîl tipic de cjançon di autôr moderne, in ambientazion acustiche cjade, mantignint la sô vocalitât che e alterne moments solistics e moments di coralitât, intal spirt dal Canzonîr di Dael.
La formazion dal grup e jé:
Alessandra Kersevan, vôs
Viviana Gallet, vôs
Giancarlo Velliscig, vôs e chitare
Paolo Del Ponte, vôs e bas el.
Alessio Velliscig, vôs e chitaris
Antonio Merici, violoncel
Alberto Pezzetta, tastieris
Alessio Benedetti, baterie e percussions
Jentrade a ufiarte libare.
venerdì 3 dicembre 2010
PIÇULIS GRANDIS LENGHIS A MUSICHE*MUZIKE
Al titul storic de manifestazion (“Musiche”, di intindisi inte sô ambivalence furlane e taliane) al è stât zontât ancje il sloven “Muzike” propit par marcâ la gnove muse de iniziative.
A testemoneance di cemût che lis lenghis no si fermin alì dai confins politics e nancje di chei artistics vinars ai 3 di Dicembar sul palc dal Palamostre di Udin, a tacâ des 9 di sere (21.00), o viodarìn duncje une daûr di chê altre trê formazions che, si ben che a rivin di Austrie, Slovenie e Italie, a cjantin dutis in lenghe slovene.
A vierzaran la serade i BK Evolution, formazion folk rock interessante che e rive des Valadis dal Nadison e che e je leade ae lungje esperience corâl dal Beneške Korenine. Ur vignarà daûr Tonç Feinig pianist sloven carinzian tra i plui cognossûts e preseâts dal jazz. In cheste ocasion al puartarà a Udin un progjet di stamp funk che al viôt la presince de cjantante Maya. Il grup plui spietât al sarà però chel dai Melodrom di Lubiane. Une realtât che, cul miscliç di une estetiche dark e di un sens melodic rafinât, al è di cualchi an incà un dai grups di ponte de sene alternative slovene. La lôr cjantante Mina e je ancje la vocalist dal storic grup di innomine mondiâl Laibach.
Sul finî di cheste prime serade a saran i R.esistence in Dub. La formazion Dub furlane, a pene tornade cuntun sucès de finâl dal Liet International, il festival european des cjançons in lenghe minoritarie, e varà il compit di sierâ te maniere miôr chest incuintri musicâl tra lenghe slovene e lenghe furlane.
Sabide ai 4 di Dicembar cun Musiche*, stes lûc e stes orari, si varà la vetrine aromai classiche des miôr novitâts discografichis dal an.
O viodarìn cussì i Nosisà che, a dîs agns juscj de ultime jessude discografiche, a son tornâts cu la lôr gnove produzion “Neri Cjarbon”. Dute di scuvierzi, invezit, la Orchestra Cortile, al lôr debut cun “Ondis di Glerie”. Nol podeve po mancjâ Lino Straulino cul so gnûf lavôr che lu viôt in vore cun vilotis classichis de tradizion furlane tornadis a lei cuntune vieste country-bluegrass.
Sul finî de serade fine e sarà dade fûr la targhe Deganutti premi pal miôr disc dal an sielt di un osservatori di gjornaliscj cualificâts e dedicât ae memorie dal innomenât gjornalist furlan.
A saurî inmò di plui la serade e sarà ancje la finâl, come par solit vivarose, cu lis novitâts puartadis dal Premi Friûl che chest an al mande sul palc cinc grups pardabon ferbints: Savac, Ad Plenitatem Lunae, Luna e un Quarto, Mig 29 Over Disneyland, Ulisse e i Ciclopi.
Dutis e dôs lis seradis a son cun jentrade libare. Di no pierdi!