giovedì 27 maggio 2010

JU' LIS MANS DA L'AGHE

Articul publicât sul "Messaggero Veneto" dal 26 di mai 2010

Fontane, il Pd si spacca sulla privatizzazione dell acqua
PALAZZOLO. Sulla privatizzazione dell’acqu, si spacca il Pd nella Bassa Friulana. A prendere le distanze dalla posizione espressa, alcuni giorni, fa dal consigliere provinciale, Diego Travan e dall'onorevole Testa, entrambi militanti nel Pd, sul «lasciare l'acqua in mano ai privati, ma sotto la vigilanza del controllo pubblico», sono i segretari del Partito Democratico, di Palazzolo, Lorenzo Fabbro, e di Muzzana, Cristian Sedran. «La loro posizione - affermano - è come tutte, rispettabile, ma che non può essere considerata la posizione del Pd, in quanto sia livello nazionale che regionale, si è mobilitato nelle sedi istituzionali, con le associazioni e tra i cittadini, per opporsi alle scelte del Governo. La normativa che impone la privatizzazione della gestione dell'acqua peraltro in assenza di un'autorità pubblica di controllo, significa espropriare Regioni e Comuni del diritto-dovere di amministrare l'uso dell'acqua nell'interesse delle Comunità». «La gestione cosiddetta “in house” - proseguono - totalmente pubblica, mista o privata sono scelte che, eventualmente, debbono spettare all'autonomia e all'autodeterminazione dei territori e non possono essere imposte dall'alto (tra l'altro il Pd del Fvg ha contribuito fattivamente alla stesura ed approvazione della Leggere regionale 13/2005 che consente una piena gestione pubblica). Inoltre il tema- sostengono- non è affermare in assoluto la bontà della gestione pubblica rispetto a quella privata, ma piuttosto ragionare sulla difesa del valore della democraticità nella gestione di alcuni beni i quali, per la loro essenzialità, non possono essere assoggettati alla pura logica del profitto e il cui accesso va garantito a tutti. Le proposte del Pd in Parlamento, annunciate dal segretario Bersani, dovranno necessariamente tener conto di questo e del dibattito che si è aperto nel paese». In merito al referendum, i due esponenti locali del Pd ribadiscono che il partito non è certo neutrale, infatti la segretaria regionale Serracchiani ha invitato circoli ed amministratori ad attivarsi per sostenere la raccolta delle firme. «Nei nostri comuni, Palazzolo e Muzzana - sottolineano Fabbro e Sedran -, il Pd e la lista civica “Laboratorio Muzzana” hanno organizzato iniziative pubbliche e promosso l'approvazione, da parte dei rispettivi consigli comunali, di un odg che tra l'altro impegna i Comuni ad inserire nello statuto il concetto di acqua come diritto umano e lo status per la stessa di bene comune pubblico privo di rilevanza economica. Chi volesse firmare per il referendum può farlo ogni sabato mattina dalle 10.30 alle 13.00 presso la sede intercomunale del Pd in Piazza Bini a Palazzolo o presso il Municipio di Muzzana il lunedì, martedì e venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e il mercoledì dalle 16 alle 18». Francesca Artico

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