martedì 19 ottobre 2010

IL PD E LIS MINORANCIS LINGUISTICHIS

Dilunc de riunion di îr il Consei Provinciâl di Udin al à fat bon, ae unanimitât, un ordin dal dì su la tutele des minorancis linguistichis presentât dal grup dal Partît Democratic.
L'unic intervent di bande de maiorance Leghe-Pdl-Udc al è stât che dal President Fontanin che si è declarât completamentri dacuardi cul document.
Bon, cumò alore passâ da lis declarazions ai fats!
Ve ca il test dal odg:

ORDINE DEL GIORNO
Considerato che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua visita in Regione ha giustamente rimarcato, anche attraverso iniziative importanti e simboliche, l'attenzione per il Friuli ed i caratteri fondanti della sua specialità.
Considerato il chiaro rimando del Presidente della Repubblica alla collocazione geografica ed all'importante ruolo politico, sociale ed economico che il nostro territorio può rappresentare per un Europa sempre più ampia ed unitaria.
Considerata la necessità di attualizzare le caratteristiche della nostra specialità in considerazione delle epocali svolte che hanno attraversato il territorio, dalla caduta delle barriere politiche determinate dai regimi comunisti alla caduta dei confini fisici con l'entrata in Europa della Slovenia.
Considerata la fondamentale opportunità in generale e in particolare per la nostra Provincia rappresentata dallo svilupparsi di rapporti socioeconomici e culturali consolidati e proficui con i paesi confinanti dall'Austria, alla Slovenia fino alla Croazia.
Ritenuta la storica presenza di minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla legge sul nostro territorio, peraltro come nei paesi confinanti, un'opportunità e non certo un ostacolo per rapporti ancora più stretti con i paesi contermini ed allo stesso tempo aspetto fondante e qualificante della nostra Regione.
Considerato che il compiuto riconoscimento ed il rispetto delle diversità , può rappresentare un fondamentale vantaggio culturale e socioeconomico per il nostro territorio e nel contempo permetterci di superare antagonismi, paure e diffidenze ormai superate dalla storia
Considerata la necessità di ripensare un Friuli che per anni ha rappresentato geograficamente ed anche idealmente un territorio di confine e di delimitazione politica ed ora può rappresentare invece un ponte verso la nuova Europa rendendo così ancora più attuale lo stesso concetto di specialità.
Considerato che queste capacità ed opportunità non sono rischio per la nostra identità ma anzi proprio la nostra storia ed identità rappresentano un valore aggiunto per rapportaci con piena capacità e consapevolezza ai temi che la nuova Europa ed i nuovi scenari socioeconomici ci propongono.
Considerate le opportunità in termini di finanziamenti europei e di crescita economica e culturale che può rappresentare una visione moderna e sinceramente europeista del ruolo che può svolgere e rappresentare il Friuli e la Provincia di Udine.
Impegna la Provincia di Udine ed il Presidente a:
Mettere in atto quanto nelle proprie possibilità per promuovere uno spirito sinceramente europeo che tutelando storie, tradizioni ed identità le consideri, come già compiutamente avviene nella maggior parte dei Paesi Europei, un valore aggiunto per la costruzione di un Europa dei popoli e sempre più unita.
Potenziare ulteriormente una rete di rapporti con le contermini e corrispondenti realtà istituzionali dei paesi confinanti, per promuovere una ancor più proficua collaborazione socioeconomica considerato che la visione di area vasta propria della Provincia e quindi la capacità di rappresentare l'intero sistema Friuli è una possibilità spesso non perseguibile per i nostri Comuni
Promuovere progettazioni europee che migliorino ulteriormente i rapporti transfrontalieri, la conoscenza reciproca delle diverse minoranze linguistiche e che riconosciute e partecipate dal territorio valorizzino il ruolo della Provincia, le caratteristiche peculiari del Friuli e le possibili sinergie con i paesi confinanti ancor più importanti in momenti economicamente difficili come questo.
Tutelare e promuovere le diverse minoranze linguistiche monitorando ed impegnandosi per la reale e completa applicazione delle leggi di tutela sui mezzi di informazione e nell'insegnamento scolastico.
Promuovere una cultura del riconoscimento e rispetto reciproco, con convegni ed iniziative che mettano insieme le nostre minoranze linguistiche e ci permettano di superare divisioni e diffidenze anacronistiche
Sostenere l'insegnamento bilingue e plurilingue nelle scuole della nostra Provincia per le minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla legge.
Nella contingenza e nell'alveo delle proprie competenze contribuire a risolvere l'emergenza che ha colpito l'unico istituto bilingue italiano sloveno della nostra Provincia mantenendo l'attenzione ed il coinvolgimento dimostrato in questi mesi e soprattutto quel ruolo di visione d'insieme prerogativa dell'Ente Provincia
Impegnarsi per la completa e reale applicazione delle leggi di tutela nelle istituzioni pubbliche attraverso la possibilità di esprimersi in lingua minoritaria e sostenendo nelle sedi opportune l'opportunità di sportelli e personale preparato a questo compito.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Va ben, dacuardi cun vualtris, bisugne fâ alc par fâ gambiâ il mont e in Friûl a 'nd é un grum di strade da fâ. O sin restâts indaûr di cent agns par plui di cinc cent agns su chei altris.Pal moment o sin fintramai indaûr sui furlans de Argjentine. Alà, a si insegne a zuiâ ae more in tes scuelis tant che da nô al é inmó proibît pai adults! Cemût insegnâ a contâ par furlan ai fruts e tal stes timp insegnâur à rifleti
plui svelts e aumentâ le concentrazion? Cu le more!

PD Palazzolo dello Stella ha detto...

peraulis santis! il to resonament nol fâs une plee e le more e je un zûc cussì biel e divertent.
che chenti al sedi proibît zuiâ al è veramentri incomprensibil, o sin il paîs des proibizions ma ancje de ipocrisie. jo di mê o sarès antiproibizionist....ancje pe more :-)