mercoledì 13 ottobre 2010

IL POPUL DI ONDE FURLANE

L’utilizzo di toni trionfalistici nel recensire a posteriori piccoli e grandi spettacoli ed eventi cultuali è ormai un clichè assodato. Spesso chi vive queste iniziative da spettatore ha una percezione sostanzialmente diversa rispetto ai numeri e al successo millantato da smaliziati ed abili uffici stampa.
A dispetto di questa tendenza poco edificante, dopo l’happening di sabato scorso a Chiasiellis di Mortegliano, Radio Onde Furlane può orgogliosamente confermare di essere una delle realtà culturali più seguite e apprezzate del panorama locale.
A dimostrarlo sono le millecinquecento persone che hanno riempito l’area di Festintenda a Chiasiellis a partire dalle 17 fino a tarda notte.
Poche settimane fa l’emittente radiofonica si era fatta portavoce di una convinta campagna contro l’azzeramento dei fondi regionali per le trasmissioni in lingua friulana, a causa del quale corre il rischio di una forte riduzione del personale e della programmazione. In mancanza di una parte considerevole del già scarso appoggio economico istituzionale, Onde Furlane ha deciso di rimboccarsi le maniche e chiamare a raccolta i propri ascoltatori, ricevendo un inaspettato bagno di folla oltre che innumerevoli attestati di solidarietà da parte di personalità di spicco della cultura friulana, fra cui Pierluigi Cappello, Pierluigi Di Piazza, Gianpaolo Gri e molti altri che hanno deciso di rispondere all’appello lanciato nelle dirette radiofoniche delle scorse settimane.
Dal punto di vista musicale l'evento di sabato può essere considerato, con buona ragione, quanto di meglio sia possibile oggi ascoltare in Friuli. Ad iniziare dai sempre convincenti ed ipnotici R.esistence in Dub di Dj Tubet, seguiti dagli FLK in un set ad alta gradazione poetica. Lino Straulino, per un insolito e divertente medley di villotte tradizionali arrangiate in chiave country e bluegrass. Il testimone è passato attraverso la storica reunion del Canzonîr di Dael, emozione e contenuti, poi i popolarissimi Playa Desnuda che hanno lanciato la danza del pubblico; i rocciosi Pantan, fra i più apprezzati della giornata, hanno convinto per potenza ed affiatamento. I Carnicats hanno infiammato il pubblico, soprattutto i più giovani, con un set curato e comunicativo, passando successivamente il testimone ad un immenso Francesco Bearzatti che, accompagnato dal batterista Giorgio Zannier, per 15 minuti di esaltante irruenza sonora, è stato capace di coinvolgere anche i teenagers più lontani dal linguaggi di derivazione Jazz.
Di seguito i Tre Allegri Ragazzi Morti per un bellissimo set, a metà fra le nuove influenze jamaicane e il punk dei primordi; i rinnovati Arbe Garbe che, come al solito, hanno fatto saltare anche gli zoppi ed infine Francis and the Phantoms che con la loro attitudine dark di grande impatto scenico hanno avuto il compito di chiudere una maratona musicale incredibilmente ricca e varia.
Il pubblico accorso, formato da intere famiglie e da una straordinaria maggioranza di giovani under 30, ha consentito di scattare una straordinaria fotografia dei radioascoltatori di Onde Furlane, la unica realtà operante sulla lingua friulana capace di avvicinare questo segmento di pubblico. In questo senso, il concerto benefit di Mortegliano ha fornito una ulteriore dimostrazione della funzione strategica di questa realtà nell’ambito delle politiche di promozione della lingua. Un messaggio chiaro anche per un ripensamento della politica regionale che ha deciso l’azzeramento dei fondi.

Udine, 13/10/10
La redazione di Radio Onde Furlane

2 commenti:

Unknown ha detto...

Scoltait mo ondis de Furlanie, o vês tuart di disilu cussí ma o vês rason di no stâ cidins. O vês di fâ bacan e rompi lis balis senó a no zove. Prime rôbe chi vês da dî a é cheste chi: Parcé Le Filologjiche ricevie sui 500.000€ ad an cuant che lis sôs publicazions par furlan a son dome dal 20 al 30%?
Se i sussidis a saressin atribuîts seont le percentuâl de marilenghe doprade,a si varès mancul disparitâts e i beçs e laressin a di chei che lu meritin parcé che ricevi 500 mil francs par an par publicâ il 70 al 80% di libris par talian al é come dâ le sclope al nemi par che al cji fusili.

PD Palazzolo dello Stella ha detto...

Se volessin fevelâ di politiche linguistiche (che e je une robe serie e impressindibile) e di plurilinguisim e di come che chescj temas e vegnin banalizâs e ignorâs di cui che al governe le regjon, leghe e pdl, la fasaressin veramentri lungje. Sui contribûts: tu âs reson, ce che tu disis a è une part, impuartante, dal probleme. I boros (la ghita come che e disin in argjentine viodût che chel paîs ti plâs) e vegnin assegnâs cence lâ daûr di criteris di merit e cence considerâ la ricjadude des azions. A voltis par clientelis politichis. Il discors che a fasin a onde furlane al è chel. Viodi ricognussût il valôr e la dignitât dal lôr lavôr. Se chest criteri al fos rispietât radio of a varès di cjapâ trê voltis tant, e, naturalmentri, cualchidun al cjaparès tant di mancul e cualchidun ... nuie ;-)